Abbiamo ripreso lo scorso 24 agosto, dopo la pausa di Ferragosto, il confronto con l’Azienda per una prima valutazione delle recenti evoluzioni normative e dei possibili riflessi sull’organizzazione del lavoro nel nostro Gruppo.
Il venir meno delle regolamentazioni strettamente connesse alla decretazione emergenziale, che ha caratterizzato questi ultimi due anni dall’inizio della pandemia, nonché alcuni interventi sulla Legge che disciplina il lavoro agile (L.81/2017), sono state oggetto della nostra analisi. Due aspetti abbiamo ritenuto prioritari: da un lato la necessità di procedere nel negoziato con tempi adeguati alla complessità dello stesso – data anche una certa fluidità normativa visto che si susseguono notizie di possibili emendamenti ai testi di legge -, dall’altro proseguire nell’attenzione alle lavoratrici e lavoratori del Gruppo in un mese, quale settembre, ancora per buona parte mese di ferie e con scuole per lo più chiuse. L’Azienda lo scorso venerdì ha dato quindi comunicazione che nelle more del confronto sindacale le persone con fragilità attualmente in smart working potranno proseguire nel lavoro da casa e nelle strutture centrali i rientri avverranno, come accade dal marzo scorso, con una presenza almeno del 40%.
Il nostro impegno come sempre sarà quello di individuare tutele collettive che diano risposte alle necessità di conciliazione dei tempi di vita e lavoro per tutto il personale del Gruppo, compreso quello dellefiliali digitali e fisiche della Rete, alla luce di un contesto organizzativo in grande evoluzione.
Il prossimo incontro con l’Azienda è programmato per oggi, giovedì 1° settembre. Il confronto si articolerà nel mese di settembre su tutti gli aspetti dell’organizzazione del lavoro con una valutazione anche di quelle che sono le proposte aziendali.
Nel corso dell’incontro odierno abbiamo condiviso con l’Azienda che per il mese di settembre verranno mantenute le attuali regole sullo smart working per tutte le colleghe/i, in considerazione della trattativa in corso che riprenderà il 1° settembre.
Su alcuni territori abbiamo riscontrato una pesante riduzione del servizio di pulizia di cui abbiamo chiesto spiegazioni all'Azienda.
In una fase in cui il virus Covid-19, con le sue varianti ad alta trasmissibilità, è tuttora in circolazione; per assicurare condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro a tutela di lavoratrici/lavoratori (nonché della clientela), la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica degli ambienti e delle postazioni di lavoro costituiscono non solo una assoluta necessità, ma un obbligo per ciascun datore di lavoro; un obbligo ben lontano dall'essere assolto con regolarità in ogni filiale e ufficio del Gruppo.
“Le nostre persone sono il centro vitale della Banca”dichiara il CEO Carlo Messina, “il personale è il fattore chiave della crescita del Gruppo”, recitano i comunicati stampa. Questa narrazione non ci convince e stride con le tante denunce delle OO.SS. sullo stress da lavoro correlato in costante crescita. Stride anche con organici ormai inadeguati che portano molti colleghi a prendere in considerazione l’idea di dimettersi, da tanto si sentono sopraffatti, e registriamo..
Abbiamo appreso della decisione assunta dal CdA di Intesa Sanpaolo, che prevede di erogare, con la retribuzione di settembre, un contributo una tantum di 500 euro alle/ai numerosissime/i colleghe/i aventi una retribuzione annua lorda fino a 65.328 euro per contrastare il "carovita" e le difficolta' legate alla pandemia.
Esprimiamo apprezzamento per questo segnale di attenzione rivolto alle persone del Gruppo, attenzione da noi piu' volte chiesta in un momento sicuramente difficile per tutti.