È trascorso poco più di un mese dalla sconcertante notizia dell’approvazione in Afghanistan di una legge che limita sempre più pesantemente i diritti delle donne afghane e arriva a stabilire che le donne non possono cantare, recitare o leggere ad alta voce in pubblico. Una vera e propria persecuzione di genere, che è un crimine contro l’umanità.
In questa giornata facciamo rumore e alziamo il volume delle nostre voci per dare voce alle donne afghane e a tutte quelle che ogni giorno, anche senza obbrobriose leggi che lo legittimino, sono ridotte al silenzio, spesso con modalità subdole, ma sempre prevaricatrici.