E' arrivata in tarda serata lo scorso giovedì la notizia aziendale di rilascio del Piano ferie.
In tempi normali già nel mese di marzo tutte le colleghe e colleghi avrebbero avuto modo di completare la pianificazione dei loro permessi e ottenuto la validazione dei piani da parte dei loro Responsabili. In tempi normali non avremmo avuto indicazioni non solo di programmare, ma anche di fruire di almeno 6 giorni di ferie, in tempi normali magari le avremmo già potute fare queste giornate!
Ma questi non sono tempi normali. Non sono normali perché dal 23 di febbraio ci è stato chiesto altro, non certo di fruire delle ferie, spesso è stato risposto negativamente anche alla richiesta di assentarsi per un solo giorno!
E proprio perché di normale quello che stiamo vivendo non ha niente, riteniamo che il buon senso e la collaborazione debbano letteralmente prendere il sopravvento. Motivo per cui a fronte della notizia aziendale abbiamo richiesto un incontro ad hoc all’Azienda al fine di chiarire molti aspetti applicativi e di opportunità di questa scelta che ha ricadute importanti sulla vita lavorativa delle colleghe e colleghi oltre che su quella personale.
Domani mattina avremo una call di approfondimento con l’Azienda. Riteniamo che debba essere chiarito:
- che il Piano ferie rimane anche in questo frangente un momento in cui la ricerca di un contemperamento fra le esigenze organizzative aziendali e quelle personali delle lavoratrici e lavoratori, compresi i tanti oggi in astensione cautelativa, possono realizzarsi con il buon senso e lo spirito di collaborazione che non sono mai mancati in questo periodo difficilissimo;
- che sono inaccettabili forzature immotivate a chiudere al più presto il piano ferie quando la scadenza ufficialmente comunicata è quella del 15 aprile,
- che sono inaccettabili forzature a pianificare le giornate di assenza sempre e solo nelle giornate di formazione flessibile o smart working di fatto sminuendo sia il valore della formazione che del lavoro flessibile,
- che sono inaccettabili forzature a sostituire giornate di congedo e/ di permesso ex L.104/92 considerata la straordinarietà (e presumibilmente la irripetibilità) delle concessioni straordinarie per il mese di marzo
- che sono inaccettabili forzature volte a modificare lo status di malattia del personale assente per tale motivazione.
Vi aggiorneremo quanto prima alla conclusione della call di domani con l’Azienda
La Segreteria Uilca Gruppo Intesa Sanpaolo