Testi e grafica Monica Piazzi Antonio Occhiuto
“Ti piace l’otto marzo?”
Generazioni a confronto: dialogo vero fra due amiche di età diverse
Ho sessanta anni e ho chiesto ad un’amica di trent’anni: “Cosa pensi della festa della donna?”
La risposta è stata: “per me è come San Valentino, la festa del Papà o della Mamma. Una festa per i fioristi…”
Anche io non amo le celebrazioni e sono ben convinta che molti confondo l’8 marzo con la festa della mimosa, ma di fronte alla risposta ottenuta mi sono sentita come Luca Cupiello quando chiede al figlio: “Te piace 'o presepe?». La festa della donna è diventata anacronistica?
Certo, per le ragazze della mia generazione l’otto marzo era una festa, l’occasione per uscire con le amiche, malgrado le preoccupazioni dei genitori o dei mariti - “esci da sola? E se ti succede qualcosa? E chi si deve occupare dei bambini, se tu non ci sei?”-. Era il giorno di festa che ci prendevamo una volta all’anno, ma era anche il momento per gioire per i diritti conquistati sulla carta e da rivendicare nella vita di tutti i giorni e per immaginare nuovi obiettivi da raggiungere. Davvero siamo appagate per ciò che abbiamo ottenuto? Non abbiamo più nulla da conquistare? Siamo veramente alla pari?
E per te, donna o uomo, cosa rappresenta oggi l’otto marzo? Come hai scelto di viverlo? Ci farebbe piacere ricevere una tua frase, una foto, qualcosa che testimoni il tuo pensiero. Saranno utili spunti per proseguire nel nostro impegno per le donne e gli uomini di tutte le generazioni, costruendo insieme il percorso per l’inclusione di tutte le diversità.
La Segreteria Uilca Gruppo Intesa Sanpaolo